Milano, 5 novembre 2007 -
E’ stato firmato oggi, presso la sede della Regione Lombardia, l’Atto Integrativo al Protocollo con il Ministero dellle Infrastutture dello scorso luglio, per la realizzazione della rete metropolitana dell’area milanese.

Tale integrazione, fortemente voluta dalla Provincia di Milano, delinea gli accordi fra le Istituzioni locali e il Governo nazionale per la realizzazione di infrastrutture di trasporto pubblico nell’area metropolitana.

In particolare, per quanto riguarda il prolungamento della M2 da Cologno Nord a Vimercate e di M3 da San Donato a Paullo, il Governo si impegna far approvare dal CIPE i progetti preliminari entro il 2007 e a finanziarne la progettazione definitiva, M3 per 9,9 milioni di euro, e M2 per 6 milioni di euro.

La Provincia di Milano assume il ruolo di soggetto aggiudicatore dei progetti di prolungamento di M2 e della Metrotranvia Milano (Parco Nord)-Desio-Seregno, dei quali ha inviato i progetti preliminari al Ministero affinchè vengano approvati e inseriti nelle urgenze della Legge Obiettivo al fine del finanziamento dal 2009.

Il Governo si impegna inoltre a finanziare il 60% dell’incremento di costi (30 milioni di euro) per il prolungamento di MM1 da Sesto FS a Monza Bettola, per il quale mancavano ancora 18 milioni di euro per l’avvio dei lavori.

In vista della candidatura all’Expo, sarà sottoposto al CIPE entro dicembre anche il progetto preliminare del nodo di interscambio di trasporto pubblico e privato su gomma del Nuovo Polo Fieristico.

Vi è inoltre un impegno per la programmazione di ulteriori infrastrutture per l’area metropolitana, quali il prolungamento della MM5 da Bignami a Monza e la riqualificazione funzionale della tranvia Milano-Limbiate.

Fra luglio e oggi sono stati assunti impegni importanti per lo sviluppo della rete metropolitana dei prossimi anni – commenta Paolo Matteucci, assessore provinciale alla Viabilità, Mobilità e Trasporti -, opere molto attese e materia di molti progetti che ora trovano la concreta possibilità di realizzazione, e che saranno in grado di cambiare al meglio la rete del trasporto pubblico, e quindi della mobilità e della qualità di vita dei cittadini dell’area metropolitana .